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L'invenzione della
prospettiva è tradizionalmente attribuita a Filippo Brunelleschi
che, secondo le fonti, fu autore di due celebri esperimenti destinati
a fondare i principi del nuovo metodo di rappresentazione. Gli esperimenti
consistevano in due singolari dipinti che sembra avessero lo scopo
di dimostrare come l'immagine prospettica e l'occhio dell'osservatore
siano legati da un preciso rapporto basato sulla posizione e sulla
distanza reciproca. Il primo dipinto raffigurava il Battistero di
Firenze visto dalla porta centrale del Duomo e doveva essere osservato
non direttamente ma riflesso in uno specchio; l'osservatore doveva
stare dietro il dipinto e guardare attraverso un foro appositamente
praticato in un punto preciso del pannello. Il secondo dipinto raffigurava
Piazza della Signoria vista dall'inizio di Via dei Calzaiuoli. In
questo caso il pannello era sagomato lungo il profilo superiore degli
edifici, in modo che da una certa distanza l'osservatore potesse sovrapporre
visivamente l'immagine dipinta alla veduta reale.
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