8. Analisi di fattibilità economico-finanziaria8.1 - Costi di start up ed ipotesi di copertura finanziaria8.1.1 - I costi di start-upIn via preliminare si procede all’elaborazione dei prevedibili costi di avvio del progetto Museo dell’Universo. A tal fine assume importanza preponderante l’individuazione del luogo fisico di realizzazione. In seguito alla valutazione delle possibili opzioni, la scelta è caduta sul Castello di Torre del Gallo. Il risultante impegno finanziario presenta due componenti:
Acquisizione Per l’acquisizione dell’immobile due sono le possibili opzioni:
In merito ai costi di acquisizione, indipendentemente dalla forma prescelta, dai colloqui intercorsi si stima un importo pari 6–8 milioni di euro. Restauro e allestimentoPer quanto concerne l’intervento di restauro ed allestimento si possono individuare due aspetti distinti:
Il primo aspetto si sostanzia, in una serie di interventi di recupero architettonico del castello che presentano i seguenti costi stimati:
Successivamente, si procede ad individuare i costi di allestimento. Si tratta di definire il fabbisogno in termini di:
tale da rendere l’immobile suscettibile dell’utilizzo preventivato. In particolare, la mission composita assegnata - museo/planetario/osservatorio - implica una particolare difficoltà nello stimare i relativi costi di allestimento. In questa prima fase di realizzazione dello studio di fattibilità si ricorre ad una stima sintetica, ottenuta attraverso successivi incontri con il gruppo di riferimento del progetto. Da tali interviste si evince un costo stimato di allestimento, nell’accezione sopra definita, pari a 15 milioni di euro. Da segnalare come per la stima degli oneri relativi all’allestimento si possa in un secondo tempo ricorrere ad una metodologia più analitica. Due sono gli eventuali metodi di riferimento:
8.1.2 - Modalità di copertura finanziaria dello start-upPer quanto riguarda la copertura dei costi di start up del Museo dell’Universo vi sono tre possibili soluzioni, anche percorribili congiuntamente: attivazione di finanziamenti internazionali (BCE, UE, etc.) e nazionali con agevolazioni in conto interessi e restituzione in un arco di tempo medio lungo. Al rimborso di tali prestiti si farebbe fronte con il reperimento di sponsorizzazioni annuali, secondo modalità da definire; ottenimento di una legislazione speciale (sulla falsariga di quanto accaduto per la ricorrenza legata a Cristoforo Colombo) per la celebrazione delle osservazioni di Galileo Galilei (2009). A tale finanziamento parteciperebbero presumibilmente, oltre a Firenze, anche Pisa e Padova; ottenimento di una contribuzione speciale da parte di enti istituzionali centrali e/o locali. 8.2 - Analisi finanziaria della gestioneAnalisi dei costi di gestione a regimeAl fine di giungere alla determinazione del prevedibile importo annuo dei costi per la gestione del progetto museale, si procede alla stima separata dei seguenti oneri:
Per semplicità, e data la non disponibilità di una analitica valorizzazione degli elementi patrimoniali attivi, si assume quale ipotesi la coincidenza tra aspetto finanziario ed economico delle varie operazioni di gestione. Pertanto, si attribuisce valenza finanziaria sia ai costi che ai ricavi della gestione. Costi del personale La determinazione dell’organico complessivo appare questione rilevante in quanto questo risulta generatore di una notevole parte dei costi di gestione complessivi. Ciò anche in considerazione del fatto che risulta estremamente difficoltoso accedere alla componente volontariato, al contrario di quanto caratterizza iniziative analoghe in paesi diversi (es. science centre di S. Francisco). Normalmente, il personale dipende, nella sua componente principale, dal numero di visitatori annuo, per cui si tende a determinare l’organico in base a tale previsione. Trattandosi, nel caso esaminato, di una realtà composita, focalizzata su un turismo scientifico di elite, si è preferito ricorrere ad interviste dirette per una previsione maggiormente attendibile e comunque personalizzata del fabbisogno di personale. In base a quanto emerso dagli incontri con il gruppo di lavoro, si stima il seguente organico:
per un importo complessivo pari a 1.330.000 euro annui.
Peraltro, in merito alle stime per il relativo fabbisogno si specifica quanto segue:
Inoltre, dovranno essere previsti degli oneri per il funzionamento della struttura di vertice. Tali costi, variabili a seconda dell’assetto istituzionale prescelto, in caso di opzione per la struttura fondazione (vedi capitolo 9) possono essere stimati nel modo seguente:
Costi di manutenzione I costi di manutenzione vengono, per esperienza consolidata del gruppo di lavoro, stimati mediamente pari al 10% dell’investimento relativo all’allestimento. In base a tale orientamento, si ipotizza una spesa annua di 1,5 milioni di euro, comprensiva della manutenzione dell’immobile. Al fine di predisporre una base per una stima maggiormente analitica, si ricorda che tali oneri si possono dividere in tre tipologie:
Costi di marketing/pubblicità Nella fase di start up dovrà essere necessariamente essere previsto un consistente investimento in costi di marketing/pubblicità. Successivamente, tale voce assumerà un peso inferiore nella sua componente generale, all’interno dei costi complessivi del Museo dell’Universo. Inoltre, la scelta di dedicare attenzione agli eventi speciali per la loro capacità di suscitare interesse e di attrarre un più vasto pubblico, comporterà necessariamente la previsione di un costo di pubblicizzazione di tali interventi. Pertanto, limitandosi al primo anno, si stima un costo di marketing/pubblicità pari a 150.000 euro, comprensivo di entrambe le componenti sopraindicate. Inoltre, si ritiene indispensabile la creazione e l’aggiornamento costante di un sito web del Museo, con un costo annuo stimato in 50.000 euro.
Costi di gestione operativa Per la stima dei costi di gestione operativa si considerano le seguenti tipologie di onere:
Per la determinazione di tali oneri si procede analizzando quanto previsto da iniziative analoghe ed integrando tali risultanze con le testimonianze direttamente legate alla conduzione del Museo dell’Universo. In relazione a ciò, si specifica quanto segue:
per un totale 64 ore settimanali, valutate al prezzo medio di offerta da parte del mercato della cooperazione sociale a 15 euro orarie e considerando un periodo di apertura di 48 settimane annue. Conseguentemente, i costi per pulizie si stimano pari a circa 46.000 euro annui;
8.3 - Analisi dei ricavi potenzialiNell’analisi dei ricavi, si introduce la distinzione tra ricavi propri (composti da entrate da bigliettazione e da servizi aggiuntivi) e contributi. In merito ai secondi, rappresentati da contributi, membership e sponsorizzazioni in genere non si può, allo stato attuale, ipotizzarne l’entità. Tali fonti dipenderanno:
In merito ai ricavi propri, come accennato, ci troviamo di fronte a due fonti:
Ricavi propri Per determinare il flusso di entrate derivanti dalla vendita dei biglietti si procede in primis alla determinazione della politica tariffaria. Esemplificando, un primo benchmark di riferimento è dato dalla disponibilità del costo medio per ingresso nei musei statali italiani (anno 2004 – stima), fornito dall’Ufficio di statistica del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Dai dati pubblicati sul sito del Ministero si elabora un ricavo medio per visitatore pagante pari a 5,61 euro. Inoltre, da una analisi dei prezzi composti (paganti, ridotti, non paganti) dei principali musei fiorentini si evince un ricavo medio pari a 3,50-3,70 euro. Pertanto, sentito il gruppo il gruppo di lavoro, viste le caratteristiche dell’offerta museale in questione, si ritiene congruo un prezzo di ingresso composto pari a 4,00 euro. In merito ai visitatori, in base alle indagini svolte si ritiene di stimare un numero oscillante tra le 60.000 e le 90.000 persone. Pertanto si prevede un ammontare di ricavi propri variabili tra 240.000 e 360.000 euro.
Servizi aggiuntivi Preme sottolineare che i cosiddetti servizi aggiuntivi danno luogo ad un flusso di ricavi che, lungi dal riuscire a coprire autonomamente il fabbisogno finanziario generato dalla gestione, rappresenta comunque una significativa risorsa integrativa. Inoltre, lo sviluppo di tali servizi costituisce comunque un indubbio miglioramento dell’offerta complessiva al visitatore, traducendosi in innalzamento della qualità dell’accoglienza e nella fornitura di una gamma di servizi aggiuntivi ed integrativi della semplice opportunità di visita. La previsione del flusso di ricavi ottenibile dalla istituzione di servizi aggiuntivi passa attraverso la determinazione del consumo medio di tale offerta da parte dei visitatori. A tal fine si è fatto ricorso alle risultanze dello studio «I musei e le imprese: indagine sui servizi di accoglienza nei musei statali italiani» a cura di Solima - Bollo, riferito all’anno 2000. Inoltre, i relativi valori sono stati aggiornati al 2004 convertendoli in euro e rivalutandoli secondo l’evoluzione dei prezzi al consumo Istat nel periodo 2000-2004.
Da tali dati risulta possibile, sulla base del numero previsto di visitatori, prevedere il flusso di ricavi corrispondente. Analogamente, si procederà nella determinazione dei corrispondenti costi di esercizio. Dai colloqui con il gruppo di lavoro si rileva l’intenzione di attivare i seguenti servizi aggiuntivi:
In merito alle modalità di gestione, si specifica quanto segue: libreria / shop. Una prima ipotesi concerne la gestione diretta da parte del Museo. Tale ipotesi permetterebbe un controllo scientifico diretto su linguaggio e tipologia di prodotti, soprattutto multimediali, e sulla corrispondenza a quanto presente all’interno dell’esposizione. Tale scelta implica il considerare sia i ricavi che i costi di gestione dello shop all’interno delle nostre previsioni. Una alternativa di più semplice fattibilità gestionale rappresenta la concessione a soggetto esterno. In questo caso può essere previsto un compenso netto a favore del Museo. Ipotizzando un flusso di visitatori di 60.000–90.000 persone annue, si stima ammontare di ricavi pari a 64.800–97.200 euro; caffetteria / ristorante. Si tratta di un servizio, in concessione esterna, che necessariamente deve essere previsto all’interno del Museo dell’Universo, soprattutto per la localizzazione decentrata che, di fatto, non offre alternative di ristorazione ai visitatori. Anche in questo caso, ipotizzando un flusso di visitatori di 60.000–90.000 persone annue, si stima ammontare di ricavi pari a 64.800–97.200 euro.
In un’ottica prudenziale, e vista la sostanziale esiguità degli importi rispetto ai costi complessivi di gestione, si ritiene opportuno non prevedere allo stato attuale alcun provento da tali gestione in favore del Museo dell’Universo. 8.4 - Il piano finanziario di riepilogo
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Categoria di costo |
Costi complessivi di gestione |
Personale |
€ 1.330.000,00 |
Funzionamento organi |
€ 85.000,00 |
Manutenzione |
€ 1.500.000,00 |
Marketing e pubblicità |
€ 200.000,00 |
Costi di gestione |
€ 303.000,00 |
Totale |
€ 3.418.400,00 |
Categoria di introito |
Ricavi complessivi di gestione |
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Bigliettazione |
€ 300.000,00 |
€ 240.000,00 |
€ 360.000,00 |
Libreria / shop (1) |
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Caffetteria / ristorante (1) |
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Altre attività (1) |
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Totale |
€ 300.000,00 |
€ 240.000,00 |
€ 360.000,00 |
(1) al netto dei costi relativi |
Deficit annuo da coprire |
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€ 3.118.000,00 |
€ 3.178.000,00 |
€ 3.058.000,00 |
Rapporto ricavi / costi: 9% |