La
protoindustria
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In
Italia il sistema industriale di fabbrica si affermò lentamente
e fu preceduto da una lunga fase protoindustriale, imperniata
sul lavoro a domicilio nelle campagne, con l'utilizzo di forza
motrice idraulica. Solo con la disponibilità, su grande scala,
dell'energia elettrica fu possibile l'avvio dell'industrializzazione.
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La
siderurgia
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La
lavorazione del ferro vantava in alcune aree antiche o antichissime
tradizioni, la produzione industriale di ghisa e acciaio incontrò
invece l'ostacolo della mancanza di carbone e di adeguate competenze
tecnico-scientifiche. Lo sviluppo della siderurgia fu reso possibile
dal sostegno dello Stato e dal successo tecnico ed economico
del forno elettrico.
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L'industria
del gas
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Le
officine del gas e i gasometri, tra i simboli attuali dell'archeologia
industriale, hanno segnato il paesaggio urbano ottocentesco.
La produzione di gas illuminante ebbe effetti importanti per
la vita quotidiana e le attività industriali, con ricadute in
molteplici settori, compreso quello chimico.
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Il
tessile
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Le
prime fabbriche moderne, anche in Italia, sorsero nel campo
della lavorazione dei tessuti, con l'impiego di numerosa forzalavoro,
specie femminile. La meccanizzazione e l'utilizzo della forza
vapore riguardò sia la seta - il settore più tradizionale -
che la lana e il cotone. La grande svolta si ebbe con la diffusione
delle fibre artificiali e la produzione in serie di abiti confezionati.
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La
meccanica
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Le
innovazioni tecnologiche realizzate nella meccanica hanno riguardato
tutti i rami dell'industria, oltre che l'agricoltura. Molto
importanti furono gli sviluppi della meccanica pesante - collegata
alla siderurgia - e delle macchine utensili; su questa base
la meccanica assurse a cuore del sistema industriale, sino all'elettronica
e alla diffusione dei nuovi materiali.
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Le
armi
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Il
rapporto da sempre esistente tra armi e innovazione tecnico-scientifica
si è ulteriormente potenziato con l'industrializzazione, raggiungendo
il culmine con le due guerre mondiali. L'industria delle armi,
anche in Italia, rappresenta tuttora uno dei settori economicamente
e tecnologicamente più avanzati. |
I
motori
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L'introduzione
e diffusione dei motori a vapore in Italia fu ostacolata dalla
necessità di importare il combustibile. Di qui l'importanza dei
motori elettrici, realizzati anche grazie alle scoperte di Pacinotti
e Galileo Ferraris. Meno noti gli apporti di Barsanti e Matteucci
alla storia del motore a scoppio, che avrebbe trionfato nel Novecento
con l'enorme successo della motorizzazione privata. |
L'elettricità
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Dopo
un secolo di ricerche ed esperimenti, negli ultimi due decenni
dell'Ottocento fu possibile passare alla produzione e distribuzione
dell'energia elettrica su scala industriale. Sino alla metà
del Novecento gli impianti idroelettrici ebbero un ruolo determinante,
poi prevalsero quelli termoelettrici, mentre la strada delle
energie alternative (dal geotermico al solare) non è mai stata
perseguita con decisione.
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La
chimica
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Nel
corso dell'Ottocento i rapporti tra chimica e industria si sono
fatti sempre più stretti, sulla base di alcuni progressi teorici
fondamentali e del successo degli esperimenti di laboratorio.
Nel panorama industriale italiano, piuttosto debole sul versante
della chimica farmaceutica, si staglia per dimensioni produttive
la Montecatini, mentre dopo la seconda guerra mondiale prende
piede il petrolchimico (in particolare con l'Eni). |
I
trasporti
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Tutti
i mezzi di trasporto sono stati trasformati o direttamente creati
dalla rivoluzione industriale. Nel giro di pochi decenni gli uomini
hanno avuto a disposizione treni, navi a motore, automobili, aerei.
Da allora non hanno cessato di perfezionarli e usarli sempre di
più. Il trionfo della tecnica ha coinciso innanzitutto con i cambiamenti
sociali, economici e culturali indotti dall'evoluzione dei mezzi
di trasporto. |
Il
cinema
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L'"arte
del XX secolo" è stata il frutto di una lunga vicenda tecnico-scientifica,
marginale ed affascinante. I progressi dopo la sua affermazione
industriale sono stati lenti e scanditi da due tappe principali:
il sonoro e il colore. In ultimo anche il cinema è stato coinvolto
dalla rivoluzione digitale e dalle nuove tecnologie della virtualizzazione. |
Le
comunicazioni
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L'Ottocento,
"secolo in cui è stato inventato tutto", vede diffondersi i mezzi
di comunicazione elettrici, una scoperta epocale dopo quella della
stampa. È singolare che per molto tempo non venisse colta le potenzialità
del telefono, mentre il successo della radio fu rapido e quella
della televisione - superati alcuni problemi tecnici - inarrestabile.
Gli sviluppi dell'informatica e della telematica ci immettono
in una sorta di rivoluzione continua che ha motivazioni economiche
non meno che tecnologiche. |
Il
nucleare
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La
fisica nucleare, esito di una storia che si può far risalire a
Galileo e Newton, a partire da Enrico Fermi diventa una tecno-scienza,
che per progredire necessita di giganteschi impianti. Con le sue
applicazioni, a partire dalla Bomba, inaugura l'età del rischio
estremo e delle potenzialità inesplorate, che si prolunga oltre
la fine dell'equilibrio del terrore. |