Matematico, filosofo, astronomo e medico, una delle figure più poliedriche del quattordicesimo secolo. Nel 1355 entrò a far parte del Collegio dei Dottori nelle Arti e nella Medicina di Padova. Nel 1359 venne nominato Dottore in filosofia e astrologia, ottenendo il magistero della logica. Nel 1368 fu invitato a Firenze, come ordinario di medicina, ottenendo dal rettore dell'Università di Bologna la licenza di parlare e discutere. Francesco Da Carrara, signore di Padova, lo ammise tra i suoi famigliari. A causa di alcune incomprensioni con Da Carrara, preferì tuttavia trasferirsi a Pavia (come si deduce da una lettera a lui indirizzata dal Petrarca), dove fu chiamato da Galeazzo II.