Professore di matematica all'Università di Modena dal 1797, fu anche medico. Venne sospeso dall'insegnamento per un anno per non aver voluto prestare giuramento alla Repubblica Cisalpina. Nel 1799 elaborò la celebre teoria generale delle equazioni. Nel 1806 venne nominato socio dell'Accademia di Religione Cattolica di Roma. Dal 1807 insegnò presso la scuola militare napoleonica. Dopo la Restaurazione, sotto Francesco IV, divenne rettore dell'Università di Modena e fu nominato presidente della Società Italiana delle Scienze, detta dei Quaranta, fondata nel 1782 da Anton Mario Lorgna.