L’intento della mostra è quello di mettere in evidenza il rapporto tra arte pittorica e vita commerciale nella Firenze del Quattrocento, esaminando l’attività produttiva delle botteghe dove si insegnavano i mestieri e si applicavano le innovazioni tecnologiche.
Proponendo un modo diverso di osservare gli affreschi realizzati nel 1459 da Benozzo Gozzoli nella Cappella dei Magi, è possibile notare l’attenzione rivolta dall’artista alla minuziosa riproduzione dei meravigliosi manufatti tessili.
Le manifatture tessili, laniere e della seta, furono i settori trainanti dell’economia cittadina; le loro potenti corporazioni organizzavano l’intera vita politica, culturale ed economica della Firenze quattrocentesca, contribuendo allo sviluppo delle arti.
La famiglia Medici, oltre ad essere occupata nelle attività di cambio e di prestito bancario, possedeva importanti opifici tessili che producevano stoffe destinate ad essere vendute in tutta Europa.
La corrispondenza tra Piero il Gottoso e Benozzo testimonia l’attenzione e l’importanza che la famiglia attribuiva ai preziosi tessuti che dovevano essere dipinti nella Cappella.
Le preoccupazioni di Piero sulla buona riuscita delle rappresentazioni tessili inducono a pensare come la Cappella fosse non solo un luogo di preghiera e di devozione, ma anche “il salotto buono” dove venivano invitate le personalità del tempo per ammirare le stupende stoffe affrescate che le manifatture medicee potevano produrre. In quest’ottica la Cappella diventa la parte espositiva della bottega artigianale, una sorta di showroom dell’attività produttiva.
Una prova a favore di questa ipotesi viene proprio dal modo di dipingere i motivi tessili completamente privo di regole prospettiche. L’esigenza primaria era quella di dover mostrare, come specificatamente richiesto dalla committenza, i disegni delle stoffe nella loro interezza. Benozzo rappresenta le pieghe ed i gheroni a canna d’organo delle vesti dei suoi personaggi, dando il senso della profondità e dello spessore, ma stranamente non adatta il motivo del disegno tessile alla panneggiatura dell’abito.
L’artista sembrerebbe più orientato ad evidenziare la qualità e la bellezza dei tessuti, piuttosto che la loro rappresentazione realistica. Evidentemente il Gozzoli intendeva pubblicizzare le tipologie tessili e i meravigliosi motivi che i Medici producevano nei loro fondaci, come un moderno esperto di marketing.
Il privilegio di poter ammirare i bellissimi tessuti esposti si deve alla mirabile opera dell’azienda tessile RUBELLI che ha sapientemente ricostruito in trama ed ordito i temi delle stoffe dipinte negli affreschi di Benozzo Gozzoli.
PER CHI Riservato a 40 gruppi di scuola secondaria di secondo grado, nell’ambito del progetto Costruttori di cittadinanza della Provincia di Firenze
DOVE E QUANDO A Palazzo Medici Riccardi, Sala Bianca il mercoledì dal 19/11/08 al 29/4/09
COME Su prenotazione con partecipazione gratuita.
Informazioni e prenotazioni: tel. 055 210866 (Musei Scientifici Fiorentini)
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