Ore
10.00
BIOLOGIA E MEDICINA
Introduzione e commento finale di Pasquale Urbano
Dipartimento di Sanità Pubblica – Microbiologia,
Università di Firenze
L’INVASIONE
DEI MICROBI
Nuova Zelanda 2002 (NHZ),
50’
Il documentario ci porta nel mondo dei microbi e li presenta come
nessuno li ha mai visti prima, dimostrando che noi abbiamo bisogno
di loro come loro di noi. A lungo li abbiamo considerati acerrimi
nemici, mettendo in campo armi diverse per la loro distruzione.
Ma oggi gli scienziati hanno raggiunto la consapevolezza che non
solo i microbi non devono essere considerati nemici dell’uomo,
ma addirittura che alcuni di essi sono essenziali per il nostro
organismo. Per tre bilioni di anni i batteri hanno colonizzato
ogni angolo del pianeta: il corpo umano è stato solo uno
dei tanti territori nuovi da occupare. Con la guida di alcuni
tra i massimi esperti del settore (microbiologi, immunologi, gastroenterologi
e biologi molecolari), e grazie a un eccellente supporto di grafica
computerizzata, il film ci porta a scoprire come mai, in alcuni
casi, dobbiamo accogliere a braccia aperte “l’invasione
dei microbi”. Il documentario utilizza immagini efficaci
e veloci e divertenti analogie.
BATTERI
MULTIRESISTENTI
Canada 2001 (Société
Radio-Canada), 21’
Enterococchi, stafilococchi, escherichia coli, streptococchi,
salmonella, meningococchi ... Nello spazio di pochi anni tutti
questi batteri sono diventati resistenti a un numero via via crescente
di antibiotici. Siamo dunque di fronte a un presagio che annuncia
il ritorno al Medioevo, quando non esistevano medicine per contrastare
le infezioni?
Ore 21.00
LA CONTROVERSIA
MEUCCI / BELL
ANTONIO
MEUCCI, IL MAGO DI CLIFTON
Regia di E. Guazzoni,
con C. Andri, F. Barci, N. Bernardi
Italia 1940
Antonio Meucci, pur seguendo i suoi progetti per la costruzione
del "telegrafo parlante", per guadagnarsi da vivere
deve lasciare Firenze e imbarcarsi con la moglie per Cuba, dove
lavora come macchinista teatrale. I suoi esperimenti, però,
lo distraggono al punto da renderlo responsabile di un incendio
in teatro. Si reca allora nell'America del Nord, dove conosce
Giuseppe Garibaldi e assume la direzione di una fabbrica di candele.
Ma anche qui le cose non vanno meglio: una grave malattia della
moglie lo costringe a vendere tutti i suoi strumenti. Una compagnia
americana, che ha compreso l'utilità della sua invenzione,
entra in possesso degli strumenti e se ne assicura il brevetto.
Meucci chiama in giudizio la compagnia e, dopo un emozionante
processo, riesce a dimostrare la paternità dell’invenzione
del telefono. Il film è stato girato negli studi di Cinecittà.
Incontro con Paolo Brenni, CNR–Consiglio Nazionale
delle Ricerche