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"Nuncius"
Annali di Storia Della Scienza
2004/2 - 2004/1 |
2004/1
Anno XIX, 2004, fasc. 1 |
Articoli |
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F. CASI, A Medieval Astrolabe in the Tradition of Jean Fusoris
Il ritrovamento di un astrolabio medievale attribuito all'atelier di Jean Fusoris ha offerto l'opportunità di riesaminare la storia dell'astrolabio nei paesi occidentali e, com'è naturale, di colui che in Francia organizzò per primo la produzione di tale oggetto, per entrare infine nei dettagli di questo antico strumento. Su suggerimento di Emmanuel Poulle, massima autorità in materia di astrolabi, è stata conseguentemente aggiornata la ricerca da lui pubblicata nel 1963, approdando a una più ampia conoscenza degli strumenti realizzati da Jean Fusoris.
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S.A. BEDINI, Falconi, Renaissance Astrologer and Astronomical Clock and Instrument Maker
L'occasionale presenza negli inventari di collezioni di strumenti scientifici antichi di occorrenze recanti la scritta «opus Falconi» ha destato poco interesse in passato tra i collezionisti e i curatori a causa della scarsità di notizie su questo costruttore. Una ricerca condotta a tempo debito sull'identità di Falconi ha confermato che questo costruttore di orologi e di strumenti astronomici era originario delle valli del Bergamasco, in Lombardia, e che fu attivo intorno alle prime decadi del sec. XVI. |
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J.R. BERTOMEU SÁNCHEZ, A. GARCÍA BELMAR, Atoms in French Chemistry Textbooks During the First Half of the Nineteenth Century: The Elémens de chimie médicale by Mateu Orfila (1787-1853)
Gli Elémens de chimie medicale di Mateu Orfilia i Rotger (1787-1853) costituiscono una eccellente fonte storica per lo studio dell'ascesa e caduta della teoria atomica nella Francia della prima metà dell'ottocento. Il libro fu ristampato otto volte fra il 1817 e il 1851; inoltre parecchie versioni ridotte furono pubblicate in inglese, spagnolo, tedesco, italiano e olandese. Vogliamo analizzare in primo luogo come la teoria atomica fu ricevuta dai libri di testo francesi appartenenti alle prime due decadi dell'ottocento. Gli atomi furono visti dagli autori francesi come strumenti pratici e non come novità teoriche. Vedremo come ciò occorre nelle prime edizioni dei libri di testo, insieme alle formule di Berzelius.
Vedremo come la teoria atomica raggiunge il suo punto culminante nei libri di Orfila e Thenard tra le edizioni del 1827 e 1835. Per ultimo discuteremo perché Orfila cancellò i pesi atomici della settima edizione del suo libro pubblicato nel 1843. Analizzeremo i suoi argomenti epistemologici, la sua visione della differenza fra atomi ed equivalenti, i suoi interessi per la chimica vegetale e animale e le costrizioni istituzionali (programmi ufficiali) per quello che si riferisce alla teoria atomica. Non si può ridurre ad un solo motivo la reazione di Orfila rispetto alla teoria atomica nella decade del 1840. Lui scelse una posizione particolare fra le varie prese in quegli anni dagli autori francesi di libri di testo. |
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S. CICENIA, La geometria lobacevskiana e la filosofia della matematica di Auguste Comte
In questo articolo effettuiamo una ricostruzione storica del rapporto tra la concezione dei fondamenti della geometria di N.I. Lobacevskij e quella di A.Comte. E' possibile stabilire una significativa convergenza tra la geometria fisica lobacevskiana, fondata sui corpi solidi e sull'operazione di sezione, e la «matematica concreta» del filosofo positivista, così come emerge, oltre che dal Cours de philosophie positive, da alcuni scritti di filosofia della matematica di Comte, pubblicati postumi. Mediante la critica dei principi della scienza, Lobacevskij e Comte, nella loro comune concezione antimetafisica della teoria della conoscenza, mettono in crisi il modello tradizionale della scienza, che sembrava non avere alternativa e che aveva avuto nella geometria euclidea e nella meccanica newtoniana i paradigmi della conoscenza scientifica.
Ciò avviene mediante il comune riferimento a Lagrange e a Fourier.
Inoltre, 'il nucleo fourierista' dell'opera comtiana ha un riscontro nella geometria fisica di Lobacevskij e alcune idee di Fourier, espresse in un manoscritto sulla geometria, conducono sorprendentemente ai concetti fondamentali della teoria delle parallele del geometra russo. |
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P. OMODEO, Selezione, storia di una parola e di un concetto
Dal mondo degli allevatori Darwin trasse il termine selezione, un neologismo introdotto da Youatt per indicare la scelta dello stallone (secondo le richieste di mercato). Egli lo adottò tempestivamente, già nello Sketch, e ne considerò il significato potenziale se applicato all'idea che le specie varino attraverso le generazioni. Conseguentemente suggerì che qualcosa di simile potesse avvenire in natura in relazione alla «lotta per la vita» che trae origine dalle variazioni ambientali (e che procede, in qualche modo, in parallelo alle variazioni delle richieste di mercato). Darwin tentò diversi modi per documentare come questo processo avviene in natura, distinguendo sempre come due fasi la lotta per la vita e le conseguenti mortalità e fecondità differenziali che caratterizzano gli allevatori della nuova generazione. Questa conclusione, che sta proprio alla base della teoria evoluzionista di Darwin, fu presentata in soluzioni alternative per renderla accettabile ai lettori più scettici.
Alfred Wallace risolse il problema dell'origine delle specie in maniera apparentemente più diretta, partendo da Malthus e dalla sua idea che la morte scelga i più deboli. Lui non utilizzò il termine selezione anteriormente alla lettura dei lavori di Darwin. In ogni caso la sua concezione prevede che diversi flussi di morte e riproduzione siano la causa delle modificazioni evolutive.
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pag.143 |
C. POGLIANO, Sciences at War and the Cybernetic Dream
Si analizzano qui storicamente retroterra, contesto e conseguenze dell'articolo sui meccanismi teleologici e la causalità circolare pubblicato nel 1943 da Rosenblueth, Wiener e Bigelow. La prima parte mostra come lo ‘spirito marziale' del XX secolo - dalla Prima guerra mondiale alla Guerra fredda - abbia permeato sviluppi e contenuti di molti studi sul controllo del comportamento. L'articolo del 1943 acquista particolare rilievo nella storia della scienza grazie al ruolo giocato dalla Macy Foundation, che finanziò per sette anni (1946-1953) una celebre serie di conferenze. Delle quali la seconda parte esamina finalità ideali ed effettive realizzazioni, retorica e stile di lavoro. Si offrono inoltre alcuni esempi delle opinioni divergenti e dei conflitti che accompagnarono la lunga recita del gruppo di scienziati fondatori della cibernetica. |
pag.171 |
Per un archivio della corrispondenza degli scienziati italiani
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F. CATTELANI DEGANI, M.U. LUGLI, Cinque lettere di Geminiano Montanari a Gian Domenico Cassini
Si trascrivono 5 lettere di Geminiano Montanari a Gian Domenico Cassini, le prime quattro inviate da Bologna (nel 1669, 1670 e 1678), la quinta da Venezia (1681). Diversi sono gli argomenti in discussione, tra i quali: le critiche mosse da alcuni bolognesi alla meridiana costruita da Cassini in San Petronio nonché al comportamento di Montanari nei confronti dello stesso Cassini, l'insoddisfazione di Montanari e il suo desiderio di trasferirsi a Parigi, la preparazione di un suo ritratto da inviare in tale città, la disputa col Rossetti e l'ammissione da parte di Montanari della rotazione della terra attorno al sole.
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F. BARBIERI, M. ZUCCOLI, Odoardo Corsini e la scienza delle acque: opuscoli
Odoardo Corsini (Fanano, 1702-1765), scolopio, è noto soprattutto come storiografo, studioso di numismatica e di cronologia, ma si applicò anche, con successo, nel campo delle scienze, intrattenendo rapporti con numerosi scienziati del suo tempo. L'attività di Corsini in ambito idraulico è testimoniata da opuscoli, sfuggiti alle bibliografie, nonché dalla sua corrispondenza; in particolare, si pubblicano due lettere a lui indirizzate da Antonio Vallisneri, in cui si menziona la questione dell'origine delle fonti. |
pag.225 |
R. GATTO, L. IODICE, E. OLOSTRO CIRELLA, Sul ritrovamento di un carteggio scientifico di Emanuele Fergola
In questa breve nota diamo notizia del ritrovamento di circa 150 lettere facenti parte della corrispondenza di Emanuele Fergola, conservate dal Sig. Francesco Luccio, suo discendente, le quali completano la già ampia raccolta di epistole custodita presso l'Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte, di cui Fergola fu direttore dal 1889 al 1909. Di dette lettere si fornisce, inoltre, l'inventario completo.
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pag.245 |
Istituzioni e fonti |
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A. MANARA, F. CHLISTOVSKI, Giovanni Virginio Schiaparelli, Percival Lowell. Scambi epistolari inediti (1896-1910)
Viene pubblicata la corrispondenza tra il famoso astronomo italiano Giovanni Schiaparelli (1835-1910) e Percival Lowell (1855-1916), fondatore dell'omonimo importante osservatorio di Flagstaff in Arizona. Entrambi compirono dettagliati studi sul pianeta Marte, per cui la corrispondenza tratta in particolar modo questo argomento. Si tratta di 35 lettere inedite (34 in francese, una in inglese) scritte dal 1896 alla morte di Schiaparelli (1910). Nell'archivio dell'Osservatorio Astronomico di Brera sono custoditi gli originali di Lowell ed alcune minute di Schiaparelli; l'Osservatorio di Flagstaff ha gentilmente messo a nostra disposizione alcune lettere originali di Schiaparelli. |
pag.253 |
A. BARTOLA, Alle origini del museo del Collegio Romano. Documenti e testimonianze
Gli interessi scientifici e sperimentali del gesuita Athanasius Kircher (1602-1680) furono all'origine del Museo del Collegio Romano. Con il lascito testamentario di Alfonso Donnino (1651) il Museo venne arricchito di una collezione di antichità, quadri, oggetti rari e preziosi. Attraverso la corrispondenza di Kircher, la documentazione notarile e le Notizie circa la Galleria del Collegio Romano di Filippo Bonanni (1716) il saggio ricostruisce le vicende della celebre istituzione dal 1651 alla prima metà del sec. XVIII. |
pag.297 |
S. CASATI, La biblioteca di Pietro Omodeo
La biblioteca dell'Istituto e Museo di Storia della Scienza ha recentemente acquisito la biblioteca di Pietro Omodeo, un'importante raccolta composta da circa tremila opere dedicate in gran parte alle scienze naturali.
La collezione integra il patrimonio librario della biblioteca, tradizionalmente orientato verso le discipline fisico sperimentali. |
pag.357 |
Nova Media |
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S. CASATI, S. CONTARDI, La Raccolta e la Nuova raccolta d'opuscoli scientifici e filologici dell'erudito Angelo Calogerà, una grande impresa editoriale pubblicata in formato digitale. |
pag.375 |
Discussioni critiche |
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M. CIARDI, Scoperte geografiche, missionari, viaggiatori, geologi.
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pag.385 |
Recensioni |
pag.425 |
The IMSS Bookshelf |
pag.467 |
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inizio pagina |
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approfondimenti
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