ABSTRACTS
Gli abstracts degli interventi sono disponibili
nella lingua in cui sono stati forniti dai relatori
Abstracts are available as delivered by speakers
MARCELLO
MORELLI
Memorie digitali ed emergenze dei beni culturali
La relazione prende in esame i molteplici aspetti
(tecnici, economici, organizzativi) della digitalizzazione di documenti
di diversa natura, facenti parte del patrimonio culturale del Paese,
quali sono conservati oggi in archivi, musei gallerie, biblioteche.
Le problematiche relative a tale conservazione nel tempo appaiono
oggi particolarmente rilevanti e, malgrado gli indubbi passi avanti
compiuti dalle tecnologie dell’informazione, sono, certamente,
di non facile soluzione, soprattutto per ciò che riguarda
la durata e la standardizzazione, sia hardware che software, dei
supporti impiegati. Può apparire forse sorprendente che,
all’inizio del XXI secolo, siano ancora i supporti introdotti
molti anni fa, come il microfilm, ad assicurare la maggiore longevità
dei documenti che sfruttano questa forma di memorizzazione, rispetto
a quanto non garantiscano, oggi, supporti molto più evoluti
e dalle prestazioni di gran lunga superiori, per altri aspetti,
come DVD ed altri in preparazione nei laboratori di ricerca delle
più avanzate industrie informatiche.
D’altra parte, studi e sperimentazioni anche recenti hanno
dimostrato che lo sviluppo di tecniche di digitalizzazione, memorizzazione
e distribuzione di documenti culturali non può prescindere
dalla disponibilità di mercati sufficienti a giustificare
gli sforzi, anche, ma potremmo dire soprattutto, economici della
ricerca. Non è possibile prescindere, dunque, da considerazioni
di natura economica, tutte le volte che si voglia pensare di rivoluzionare
il modo di conservare oggi documenti culturali di qualsiasi tipo,
dalle carte di archivio, ai manoscritti di una biblioteca, ai quadri
o sculture di un qualunque museo. Questo aspetto, d’altra
parte, può apparire particolarmente importante nel nostro
Paese, che, proprio per la vastità del suo patrimonio di
beni culturali, si trova a dover affrontare costi ben lontani dalle
attuali più che modeste disponibilità dei suoi bilanci.
JOËL
POIVRE
La politique française
d'archivage électronique
Partant du constat de l'essor croissant de l'administration
électronique et appuyée sur une définition
large de la notion d'archives, qui inclut les documents électroniques,
la Direction des Archives de France s'est fixée un triple
but en ce qui concerne les archives électroniques :
- favoriser la prise de conscience des producteurs et des décideurs
- diffuser de "bonnes pratiques"
- assurer une veille technologique et juridique.
Pour atteindre ces buts, la Direction des Archives de France s'est
dotée d'une structure spécialisée et a lancé
plusieurs actions (notamment la publication d'un Manuel pratique
sur les archives électroniques). La normalisation et
la coopération, tant entre institutions patrimoniales qu'entre
Etats, sont deux des outils essentiels à ces actions.
HENRIK
JARL HANSEN
Projects on Digital Resources Access and
Preservation
The presentation takes its starting point in the
recent collaboration between archives, libraries and museums in
Denmark on access to digital resources. The newly established National
Cultural Heritage Agency is used as a case-study on access to digital
resources and their preservation on the national level. Last the
national policy on access and preservation is evaluated in an international
perspective.
MARIELLA
GUERCIO
Politiche e normative in Europa
L’intervento presenta in sintesi i risultati
dell’indagine conoscitiva condotta dall’ICCU e dall’Università
di Urbino d’intesa con il progetto ERPANET sullo sviluppo
di norme, regolamenti e politiche per la conservazione delle memorie
digitali, con particolare riferimento alla situazione europea. I
dati raccolti mediante la diffusione di un questionario elaborato
d’intesa con i direttori del progetto ERPANET riguardano per
ora 40 Paesi (tra cui anche Australia, Stati Uniti e Canada) e sono
stati oggetto di una specifica analisi qualitativa al fine di rendere
esplicite le criticità e le potenzialità degli interventi
normativi e regolamentari esistenti in ambito internazionale e nazionale.
Il tema è sicuramente uno dei più rilevanti e ha suscitato
l’interesse di numerosi progetti di ricerca, dei cui risultati
si è tenuto conto nel dossier che verrà presentato
in questa sede.
NEIL
BEAGRIE
Cooperation in the Research Programmes
and Shared Solutions
The UK has a diversified range of cultural institutions
with digital preservation initiatives arising from their institutional
missions (many of which extend beyond the institution concerned).
Across all sectors, memory institutions face significant funding
constraints and have static or declining core budgets in real terms.
They are required to balance the demands of traditional and electronic
materials, and demands in both areas continue to grow rapidly.
The limited funding available to institutions individually, and
the scale of challenges involved has prompted partnership and collaboration
between institutions and serious discussion of the issue of whether
responsibilities can be identified and shared between them. These
discussions form the background to current initiatives to develop
new tools, services, and collaboration in the UK.
The paper will cover the development of the following UK initiatives:
- The Digital Preservation Coalition (a consortium of 26 organisations);
- The Digital Curation Centre (a new joint initiative of the JISC
and e-science core programme which will put 5million euros into
research and development over 3 years);
- The UK Web-archiving consortium and testbed.
It will conclude by assessing the relevance of these developments
to other countries in Europe and the role of international collaboration
in this field.
VITO
CAPPELLINI
Le memorie digitali per il patrimonio
culturale: la protezione del copyright nella fruizione telematica
Vengono presentate alcune linee innovative delle
tecnologie dell’informazione, con particolare riferimento
ai Beni Culturali ed alle relative Memorie Digitali. Più
in particolare sono considerate due linee: l’alta qualità
di acquisizione e rappresentazione digitale delle immagini, la protezione
dell’informazione (copyright).
Per quanto riguarda la prima linea sono illustrate tecnologie di
digitalizzazione ad altissima risoluzione (oltre 10.000·10.000
pixel) e tecniche di restauro virtuale di immagini relative ad opere
deteriorate da restaurare. Queste ultime tecniche possono permettere
di migliorare la qualità di immagini di opere conservate
nelle memorie digitali che risultino deteriorate fin dalla loro
digitalizzazione iniziale o alterate nella conservazione stessa.
Per quanto riguarda la seconda linea vengono presentate tecnologie
di marchiatura elettronica (watermarking) di immagini per identificare,
in modo sicuro e indistruttibile, il proprietario delle opere (ente,
biblioteca, museo). Questa marchiatura permette di proteggere il
copyright delle immagini conservate nelle memorie digitali e banche
dati, qualunque sia l’uso futuro delle immagini stesse (utilizzazione
locale, distribuzione in rete per formazione e fruizione, ecc.).
Vengono infine indicati alcuni Progetti Europei ove sono sviluppate
parti delle precedenti linee innovative.
DIETRICH SCHÜLLER
Sound Archives and Preservation: Standards,
Guidelines and Best Practices
In contrast to traditional text documents, sound
and audiovisual documents have their specific preservation problems.
The paper will discuss the most significant threats and explain
that long-term preservation can only be achieved by digitisation.
European Radio and National Sound Archives took the lead in this
development since the early 1990s, research archives are gradually
following. In surveying standards, guidelines and best practices,
the paper concludes that materials held by the greater archives
will be transferred to the digital domain and thus become available
for access in the long-term.
It will also be stressed that most attractive parts of the audiovisual
heritage worldwide are still outside the reach of national and international
digitisation programmes. Considerable infrastructural measures must
be taken to include these extremely important but hitherto neglected
holdings in the wealth of digital resources in the cultural heritage
sector.
JACQUELINE
SLATS
Defining Research Methods and Developing
Prototypes
The current Dutch Cabinet aims
to carry out 65% of its transactions between government and its
citizens through digital means by 2006. In 2002 the goal was 25%
and this was easily reached. Because of this, there is currently
a great deal of work going on to develop strategies, methods, techniques
and tools to handle the digital produce of the government in a responsible
way.
- Digital Longevity. Under the umbrella of Digital Longevity,
we have several programs. Is the objective of Digital Longevity
securing the accessibility of reliable government information, the
objective of the Digital Preservation Testbed is securing the sustained
accessibility of reliable government information.
- Digital Preservation. The most important problem concerning
the preservation of authentic digital records is technological obsolescence.
Technological change is increasing exponentially. This brings up
many questions, such as what to do with files that were made with
old hard and software, which cannot be used anymore? Unless action
is taken now, there is no guarantee that current files can be read
in future with future technologies. The Digital Preservation Testbed
is researching three different approaches to long-term digital preservation:
migration, XML, UVC emulation. Not only will the effectiveness of
each approach be evaluated, but also their limits, costs and application
potential.
- Experiments. Experiments are taking place on text documents,
spreadsheets, emails and databases of different size, complexity
and nature. These are the record types which are used for more than
90% within the Dutch Government.
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