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Cannocchiale
terrestre
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Inv.
2555 V.56 Cannocchiale terrestre c. 1665 Eustachio Divini o Jacopo Mariani [attr.] Legno, cartone, pelle Lunghezza c. 8800 mm |
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Descrizione Cannocchiale terrestre composto di quindici sezioni. I tubi sono di legno, ad eccezione del più piccolo, di cartone. Il tubo di maggior diametro è ricoperto di pelle verde con incisioni in oro, mentre gli altri sono rivestiti di carta marmorizzata rossa. Le tre doppie lenti piano-convesse dell'oculare composto sono contenute in un tubo separato, che si inserisce nella sezione più piccola. Il tubo più largo contiene la lente obiettiva, non originale, di 105 mm di diametro e distanza focale di 8420 mm. Il diaframma che fissa l'obiettivo reca l'iscrizione: Ippolito 1666 fecit. Il cognome cancellato non può essere quello di Francini, perché questi morì nel 1653. In un Inventario Mediceo della fine del Seicento, lo strumento è descritto come un cannocchiale di Evangelista Torricelli completo di obiettivo e di tre lenti oculari doppie realizzate, così come il tubo, da Eustachio Divini. Si può dunque dire che questo strumento fu costruito dal Divini intorno agli anni Sessanta del Seicento, e che l'obiettivo originale fu successivamente sostituito con una lente del Torricelli. Quest'ultima fu infine sostituita, nella seconda metà del Settecento, da una lente obiettiva di Jacopo Mariani. |
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