Fra i reperti archeologici rinvenuti a Pompei sono presenti anche molti attrezzi per la lavorazione del legno, un materiale che era largamente impiegato nella carpenteria edile e navale, nella fabbricazione di mezzi di trasporto, per la realizzazione di mobili, serramenti e numerosi altri oggetti di uso quotidiano.
Gli attrezzi, suddivisi in funzione del tipo di lavorazione cui erano destinati (abbattimento dell'albero, carpenteria, falegnameria), erano realizzati in ferro con forme riconducibili ai prototipi in bronzo prodotti dalle Civiltà che precedettero quella romana. Essi sono espressione di una tecnologia di lavorazione che, non disponendo di fonti di energia alternative a quella umana, era ancora fortemente condizionata dalla necessità di fare un uso parsimonioso del legno.