1220ca. | A quest'epoca si data l' Ars alchimiae di Michele Scoto. | |
1224 | Grande progresso nella distillazione in Italia: si fabbrica alcool a 95°. Viene prodotta anche l'Aqua vitae. | |
1230ca. | Giovanni di Alessandria, crea un nuovo modello di fornace per la pratica alchemica. E' menzionato da Michele Scoto ed è probabilmente autore di un Liber sacerdotum o Libro di Giovanni. In quest'opera sono elencati 207 procedimenti chimici, alcuni tradotti dall'arabo, altri di tradizione latina. | |
1230ca. | Nicola il Peripatetico, che conosce l'ambiente di Toledo e di Salerno, compone le Quaestiones dove espone una teoria corpuscolare, ripresa dagli aforismi di Ursone. La parte finale riesamina il testo delle Meteore di Aristotele | |
1250-54 | Il domenicano Alberto Magno compone il De mineralibus, forse il più importante tentativo di integrare l'alchimia nel sapere universitario. Alberto fa il quadro delle conoscenze alchemiche, utilizzando una grande quantità di fonti arabe e greche. | |
1253 | Muore a settantuno anni Elia da Cortona. Amico e successore di Francesco d'Assisi, promosse la costruzione della basilica in suo onore ad Assisi (iniziata nel 1228).Si interessò sicuramente di alchimia. Grazie alla tradizione francescana la ricerca alchemica in Italia si collegherà sempre più a problematiche di natura spirituale. | |
1257 | Costantino di Pisa compone il Liber secretorum alchimie. | |
1265-68 | Il cistercense inglese Giovanni da Toledo, cardinale di curia di Clemente IV, esercita la pratica alchemica. Lo stesso Clemente IV in questi anni incoraggia l'opera di Ruggero Bacone, con interessi alchemici e medici. | |
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