Come tutti i popoli antichi i Romani, per costruire ed abbellire i loro edifici, utilizzarono i materiali naturali a loro disposizione e tra questi le pietre di più facile reperibilità, come il tufo di Nocera, il calcare del Sarno e la pietra vulcanica.
Con la conquista della Grecia e dell'Asia minore, cominciò tuttavia l'importazione di marmi e pietre pregiate, il cui impiego si diffuse progressivamente nell'architettura privata e pubblica. Questo fenomeno è osservabile anche a Pompei dove, all'utilizzo iniziale delle pietre locali, subentrò successivamente l'impiego del marmo e di altre pietre colorate.
Il marmo, ricercatissimo, venne abilmente imitato anche nella pittura.