In epoca romana il vetro era ottenuto per fusione di una miscela di materie prime naturali, rimasta sostanzialmente invariata almeno fino al VII secolo d.C.
I componenti principali di questa miscela erano la sabbia ed il natron, un minerale chimicamente corrispondente alla soda. Secondo le fonti letterarie antiche, una delle poche sabbie dalla cui lavorazione si poteva ottenere il vetro proveniva dalla foce del Volturno in Campania.
Il ritrovamento a Pompei di una notevole quantità di vetro grezzo sembra dimostrare l'esistenza in città di un centro di rifusione e lavorazione.