Istituto e Museo di Storia della Scienza, Firenze, Italia
Presentazione |
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La possibilità dell'esistenza del vuoto era stata risolutamente negata da Aristotele nella sua Fisica, che dominò quasi incontrastata fino a metà del secolo XVII. La fisica pienista di Aristotele stimolò nel Medioevo l'elaborazione e la progressiva affermazione della teoria dell'orrore del vuoto da parte della natura. La teoria della ripugnanza al vuoto, che avrebbe indotto la natura ad impedire in ogni modo che il vuoto si potesse produrre era utilizzata per spiegare numerosi fenomeni, come il funzionamento delle pompe o dei sifoni: l'ascesa dell'acqua mediante tali dispositivi veniva infatti interpretata come un'azione compiuta dalla natura per impedire che, a seguito dell'aspirazione, si verificasse il vuoto. La definitiva messa in crisi della teoria dell'horror vacui - che era già stata discussa, ma senza argomenti conclusivi, da numerosi autori - costituisce uno dei grandi meriti di un discepolo di Galileo, Evangelista Torricelli. In un celeberrimo e straordinariamente semplice esperimento, compiuto a Firenze nella primavera del 1644, Torricelli mostrò infatti non solo che la natura non aborriva il vuoto, ma che era semplicissimo realizzarlo. |
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