Nativo di Le Bugue, studiò
medicina a Montpellier, laureandosi nel 1609. Quasi nulla si sa della
sua vita come anche della sua attività professionale, che pare, però,
fosse tenuta in alta considerazione dai contemporanei.
Nel 1630, Rey pubblicò l'opera cui deve il suo posto nella storia
della chimica. Nei Saggi sulla causa per la quale lo stagno e il
piombo aumentano di peso quando li si calcina, il medico francese
spiegava la maggiore pesantezza dei due materiali (stagno e piombo,
appunto) una volta sottoposti a riscaldamento. Rey attribuiva il fenomeno
alla "pesantezza" dell'aria - resa a sua volta più densa, grave e,
in qualche misura, adesiva dalla prolungata azione di riscaldamento
- che si aggiungeva alla gravità naturale del piombo e dello stagno.
Le ricerche di Rey, oltre ad anticipare le conclusioni di Lavoisier
circa il ruolo cruciale dell'aria nei processi di calcinazione, confermava,
su un versante più legato all'indagine chimica, la tesi - fondamentale
per il sorgere della moderna barometria nel successivo decennio -
della pesantezza dell'aria.
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