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GALILEO
GALILEI
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Ritratto
di Galileo Galilei |
Il
primo a cogliere l'importanza del cannocchiale fu Galileo Galilei (1564-1642).
Nel 1609 egli si procurò uno strumento olandese, lo esaminò
e ne comprese il principio base. Dapprima riprodusse lo strumento, quindi,
associando a lenti obiettive convesse poco potenti delle lenti oculari
concave sempre più potenti, ne accrebbe sensibilmente la capacità
d'ingrandimento. Galilei riuscì a costruire cannocchiali da otto,
da venti e forse anche da trenta ingrandimenti. Diversamente dai contemporanei, Galilei non si limitò a osservare oggetti terrestri. Sul finire del 1609 puntò il cannocchiale verso il cielo per osservare la Luna e le stelle. Gli esiti furono così sorprendenti che agli inizi del 1610 pubblicò a Venezia il Sidereus Nuncius, un opuscolo dove riferì della sua scoperta di quattro nuovi pianeti, in orbita intorno a Giove, che battezzò Medicei in onore della fiorentina Casata de' Medici. Le scoperte successive - le macchie solari, le fasi di Venere, l'aspetto "tricorporeo" di Saturno - permisero a Galilei di contribuire a risollevare le sorti del sistema copernicano. |
Oggetti
correlati
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Inv.
2427 V.1 Cannocchiale di Galileo c. 1610 Galileo Galilei [attr.] Legno, carta, rame Lunghezza 1360 mm |
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Inv.
2428 V.2 Cannocchiale di Galileo Fine 1609 - inizio 1610 Galileo Galilei Legno, pelle Lunghezza 980 mm |
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Inv.
2429 IV.1 Lente obiettiva di Galileo Lente: inizi XVII sec. / Cornice: 1677 Lente: non firmata / Cornice: Vittorio Crosten Lente: vetro, ottone / Cornice: avorio, ebano Diametro lente 30 mm / Cornice 410x300 mm |
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