D. LAURENZA,
La composizione del corpo. Fisiognomica ed embriologia in
Leonardo. Lo studio della fisiognomica è per Leonardo parte della sua ricerca
anatomo-fisiologica. L'embriologia, che pure vi rientra, dà alla
fisiognomica una giustificazione scientifica, attraverso la teoria di
un'anima generativa (virtus formativa) responsabile delle fattezze
somatiche o compositio. Diversamente dal più noto concetto medico
di complexio, la nozione di compositio riguarda le parti
solide del corpo e configura un paradigma fisiologico e psicologico
alternativo o coesistente con quello umorale. Leonardo sembra influenzato
da una tradizione biologica scolastica, di forte matrice aristotelica,
rappresentata da autori come Alberto Magno o il medico bolognese del XV
secolo Hieronymo Manfredi. |
pag.3 |
M.-D.
COUZINET, Notes sur les Medicinalia de Tommaso
Campanella. L'inadeguatezza della spiegazione galenica relativa agli effetti
dei medicinali spinse Campanella, dopo Fernel, a definire una teoria
basata sull'azione «occulta» degli stessi, in grado di curare quelle
malattie chiamate da Ippocrate «divine», grazie ad una «scienza
metafisica». Nel suo Medicinalia (1609) è la costituzione degli
elementi non corporei a determinare le regole per l'applicazione dei vari
medicinali alle corrispondenti parti del corpo. Tuttavia l'idea di
un'azione occulta rendeva assai ardua l'applicazione pratica della teoria.
L'autrice mostra come sia per campanella che per Fernel la soluzione
risieda nell'uso del «metodo». |
pag.39 |
A.
CLERICUZIO, The Mechanical Philosophy and the Spring of Air. New light on
Robert Boyle and Robert Hooke. Nella Defence of the
Doctrine touching the Spring and Weight of the Air… (1662) di Robert
Boyle è contenuta una dettagliata spiegazione dell'elasticità dell'aria,
basata sulla naturale tendenza al moto dei corpuscoli dell'aria che
implica una concezione della materia che Boyle ha in più occasioni
criticato. Per Boyle la materia è inerte e il moto è ad essa impresso da
Dio. In verità la spiegazione dell'elasticità dell'aria contenuta nella
Defence… non fu formulata da Boyle, ma come testimoniato dalla
corrispondenza di Huygens, fu sostenuta da Hooke, il cui nome, per un
errore del tipografo, non appare nella versione a stampa dell'opera. La
riluttanza di Boyle a sostenere un'articolata e definitiva spiegazione
dell'elasticità non va quindi attribuita ad una presunta demarcazione tra
dati di fatto (tra cui sarebbe inclusa l'elasticità dell'aria) e teorie
-come hanno sostenuto Shapin e Schaffer- ma alla consapevolezza che la più
plausibile delle spiegazioni dell'elasticità (la teoria di Hooke) era
basata sul presupposto, per lui inaccettabile, che il movimento è una
proprietà intrinseca alla materia. |
pag.69 |
L. E. FUNARO,
«Mezzi, metodi e macchine». Notizie su Giuseppe
Morosi. Il saggio, basato su materiale inedito, è la prima ricostruzione
biografica del «meccanico» Giuseppe Morosi (1772-1840). Formatosi a Pisa,
al Museo e alla corte fiorentina, esule negli anni 1799-1801, venne a
contatto a Parigi con celebri istituzioni e con le innovazioni della
meccanica e delle lavorazioni tessili. Dal 1801 ebbe incarichi di rilievo
a Milano come funzionario dell'élite dirigente italica, istruttore del
personale e imprenditore in proprio. Sensibile ai problemi dell'istruzione
tecnico-scientifica, compì diversi viaggi in Francia, Olanda e Svizzera
per acquistare macchinari ed osservare nuove tecniche. Dopo il 1814, fu
funzionario asburgico alla Zecca e in altri campi di attività. Ugualmente
stimato nel Lombardo-Veneto e nella Toscana granducale, vi si ritirò a
partire dal 1833, continuando quei contatti col mondo scientifico toscano
mai interrotti durante la sua vita. |
pag.77 |
C. BIAGINI,
Ospedali vecchi e nuovi: il dibattito tecnico-culturale sul rinnovamento
delle strutture ospedaliere nell'Italia post-unitaria. Il caso del Santa
Maria Nuova a Firenze. Verso la metà del XIX secolo,
la crisi dei tradizionali modelli di sviluppo della città determina un
forte cambiamento anche del rapporto tre domanda ed offerta di Sanità
Pubblica. In Italia è ormai pressante nell'opinione pubblica la richiesta
di una radicale Riforma Sanitaria che porti ad una generale
riorganizzazione dell'assistenza ospedaliera e delle prestazioni
sanitarie. In questo periodo l'Igiene si afferma come autonoma disciplina
in cui confluiscono con apporti diversi le scienze mediche, statistiche ed
applicate. In particolare vengono formulati nuovi criteri di progettazione
degli ospedali; questi non riguardano soltanto gli aspetti costruttivi, ma
anche quelli amministrativi e gestionali. Tuttavia la presenza di ospedali
monumentali in molte città italiane ritarda l'affermarsi dei nuovi modelli
tipologici, specialmente per gli elevati costi di costruzione dei nuovi
nosocomi. «Ospedali vecchi o nuovi» è il tema di un interessante
dibattito, che coinvolge ambienti tecnico-scientifici e pubblica opinione.
In questo contesto storico-culturale, l'Ospedale di Santa Maria Nuova a
Firenze rappresenta un caso esemplare. |
pag.139 |
Strumentaria |
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N. SCIANNA,
Indagine sui grandi globi a stampa di Vincenzo Coronelli. Prima parte: Il
globo terrestre. Vengono esposti i risultati
della prima parte, quella sul globo terrestre, di una ricerca sui globi da
tre piedi e mezzo di V. Coronelli. Tranne l'esame diretto di 31 esemplari
del globo terrestre e l'analisi di 9 risposte ad un questionario
appositamente preparato per una indagine mondiale sullo stesso tipo di
globi, si giunge alla scoperta di una nuova edizione che porta alla
ridefinizione delle quattro edizioni del Coronelli eliminando la
cosiddetta «edizione speciale». L'esame strutturale dei globi porta
all'individuazione delle tipologie del meridiano e della base, permettendo
di scoprire uno scambio avvenuto fra le coppie di globi del Museo di
Storia della Scienza di Firenze. L'articolo è chiuso dall'elenco delle
edizioni dei globi considerati nella ricerca. |
pag.151 |
G. FERRARESE
- F. PALLADINO, Sulle collezioni di modelli matematici dei dipartimenti di
matematica dell'Università e del Politecnico di
Torino. Il Nachlass di modelli matematici oggi esistenti presso i
Dipartimenti di Matematica dell'Università e del Politecnico di Torino è
tra i più antichi tra quelli che si trovano in Italia: la sua costituzione
parte all'incirca dal 1880, in coincidenza con la diffusione in Europa dei
modelli matematici tedeschi editi e distribuiti da Ludwig Brill, in
Darmstadt, e dal suo successore Martin Schilling, in Halle am Saale e poi
in Leipzig. I modelli germanici furono ideati da eminenti matematici,
quali Ernst E. Kummer, Alexander Brill, Felix Klein. In questo articolo
vengono forniti alcuni dati e spiegazioni, sia storiche che matematiche,
intorno al Nachlass dell'Università di Torino. |
pag.169 |
P. BRENNI -
A. GIATTI, Lo strereocartografo Santoni modello IV: cronaca di un
salvataggio. La Fondazione Scienza e Tecnica ha recentemente arricchito le sue
collezioni scientifiche con l'acquisizione di uno stereocartografo Santoni
Modello IV. Questo tipo di strumento utilizzato sino a pochi anni fa per
la restituzione fotogrammetrica, fu ideato nel 1943 da Ermenegildo Santoni
(1896-1970), prolifico inventore di apparecchi per la cartografia e per la
fotogrammetria. Stereocartografi analogici di questo tipo, veri gioielli
di meccanica di precisione, sono stati completamente sorpassati da
apparecchiature elettroniche quali computer e plotter. |
pag.187 |
Per un archivio
della corrispondenza degli scienziati italiani: |
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L. GUERRINI, Due
lettere inedite di Tommaso Frosini a Francesco Redi sul De Motu
Animalium di Giovanni Alfonso Borelli. Nell'articolo vengono
presentate due lettere di Tommaso Frosini a Francesco Redi del 10 e 21
maggio 1681 dove sono sunteggiate alcune sezioni del De Motu
Animalium di Giovanni Alfonso Borelli. Il commento mette in evidenza
la penetrazione e le prime letture dell'opera di Borelli in Firenze e il
rilievo che essa ebbe per Redi. |
pag.193 |
C. TRIARICO, La
corrispondenza di Leonardo Ximenes. Inventario delle filze del carteggio
conservate nel fondo nazionale della Biblioteca Nazionale Centrale di
Firenze. L'inventario della corrispondenza di Leonardo Ximenes
conservata nei volumi II _ 297-302 del Fondo Nazionale della Biblioteca
Nazionale Centrale di Firenze descrive parte di un carteggio di vaste
dimensioni il cui studio consente di ricavare inedite informazioni sul
dibattito fra gli scienziati europei del secondo Settecento. Le molteplici
relazioni intessute da Ximenes, una delle figure di scienziato tra le più
rilevanti del periodo, testimoniano e informano dei diversi campi della
sua attività. Attraverso la discussione su controverse questioni della
fisica newtoniana, su applicazioni ingegneristiche, su ricerche
naturalistiche e su speculazioni cosmologiche, l'epistolario copre
quarantanni di storia della ricerca scientifica e di interventi sul
territorio. |
pag.209 |
Istituzioni e
fonti: |
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S. BARCHIELLI,
L'Istituto Vaccinogeno all'Ospedale di Santa Maria degli Innocenti di
Firenze nel XVIII secolo. La prima «vaccinazione» antivaiolosa
effettuata a Firenze risale al 1756, all'epoca del governo della Reggenza
Lorenese; quel primo esperimento fu affidato ai dottori Targioni Tozzetti
e Scutellari, i quali inocularono alcune gocce di vaiolo (prelevato dalle
pustole di un ragazzino già malato) in sei bambini dell'Ospedale degli
Innocenti, antico brefotrofio fiorentino. L'inoculazione più importante,
fra le seguenti, è quella operata dal dottor Stefano Baci nel 1777, sotto
il governo di Pietro Leopoldo (Gran Duca di Toscana dal 1765 al 1790 e
Imperatore d'Austria dal 1790 al 1792): anche in questo caso l'esperimento
fu effettuato su alcuni bambini dell'Ospedale degli Innocenti. Oltre ad
una necessaria riflessione morale, è interessante notare quanti
cambiamenti avvennero nell'ambito della vaccinazione nel corso di una
ventina d'anni. |
pag.247 |
Discussioni
critiche: |
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V. VALERIO,
Cognizioni proiettive e prospettiva lineare nell'opera di Tolomeo e nella
cultura tardo-ellenistica. |
pag.265 |
Recensioni |
pag.299 |
Schede |
pag.343 |