Articoli |
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F.GIUDICE,
La tradizione del mezzo e la nuova teoria della luce di Leonhard Euler
L'oggetto
del presente studio è l'ottica fisica di Leonhard Euler, così
come viene formulata nella Nova theoria lucis et colorum del
1746. Questa scelta nasce da due tipi di considerazione: 1) la Nova
theoria costituisce senza alcun dubbio le teoria del mezzo più
comprensiva e sistematica del XVIII secolo; 2) essa contiene le linee
fondamentali della concezione della luce di Euler, dalle quali anche
in seguito non si è mai più discostato. Allo scopo di
valutare in una prospettiva storica più precisa il ruolo di Euler
nell'ambito della tradizione del mezzo, vengono analizzate le opere
dei principali rappresentanti di tale tradizione:Huygens, Malebranche
e Johann II Bernoulli. Sebbene questo autori tentino di elaborare una
toeria della luce alternativa alla concezione emissionistica, tuttavia
in essi la relazione fra la tradizione del mezzo e quella dell'emissione
non viene mai percepita in termini di antitesi. da questa punto di vista,
la Nova theoria rappresenta una vera e propria rottura: Euler
infatti è pienamente consapevole dell'antitesi fra le due tradizioni,
le mette a confronto, confuta le argomentazioni newtoniane in favore
della teoria dell'emanazione e prospetta una teoria alternativa, che
è, di fatto, la prima e più significativa antagonista
del modello emissionisitico. Il saggio prende in esame le questioni
centrali della teoria della luce di Euler, ossia il modo in cui si generano
e si propagano gli impulsi, la natura dei raggi di luce e la relazione
che lega la distanza fra gli impulsi, la frequenza e la velocità.
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S.
LINGUERRI, La Società Italiana per il Progesso delle Scienze
L'articolo esamina l'attività istituzionale della Società
Italiana per il Progresso delle Scienze dal momento della sua ricostituzione
fino agli anni Trenta circa. L'obbiettivo è quello di illustrare
il ruolo cruciale del suo fondatore, Vito Volterra, nel caratterizzare
l'attività della Società, e di delineare le fasi di passaggio
interno della Società in relazione ai temi cosmopolitismo/nazionalismo
della scienza, ricerca pura/applicata sia nel primo periodo, sia nel
periodo post-bellico.
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pag.51 |
L.
ANDREOZZI, Vito Volterra organizzatore scientifico e la nascita della
biologia matematica in Italia
Negli ultimi decenni è
stato pubblicato un discreto numero di lavori dedicati alla produzione
biomatematica di Volterra. Concentrati prevalentemente sulle opere di
Volterra pubblicate a partire dal 1926, questi lavori hanno solitamente
trascurato l'attività del Volterra organizzatore scientifico
nel settore degli studi oceanografici negli anni che vanno dal 1901
- anno della sua celebre prolusione sui tentativi di applicazione della
matematica alle scienze biologiche e sociali - al 1925 - anno delle
sue « conversazioni» con il futuro genero Unberto d'Ancona.
Il presente lavoro intende colmare questa lacuna, ricostruendo le vicende
che portarono Volterra a collaborare col mondo dei biologi italiani
(tra cui Giovan Battista grassi, Luigi de Marchi e Gustavo Brunelli)
nei decenni che precedettero il suo incontro con D'Ancona, in veste
di fondatore e vicepresidente del Comitato Talassografico Italiano (1909).
L'interesse di questa ricostruzione è in larga misura dovuto
al fatto che essa aiuta a spiegare il carattere quasi esclusivamente
pratico dei primi contributi di Volterra ( la prevenzione delle epidemie,
il controllo dell'industria della pesca e così via), rispetto
alle tematiche più chiaramente teoretiche, verso le quali Volterra
mostrerà un certo interesse solo negli ultimi anni della sua
vita.
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pag.79 |
F.
TURCO - L. CERRUTI, Charles J. Pedersen e le origini della chimica supramolecolare
Il saggio è diviso
in tre parti. Nella prima sono tratteggiate la biografia di C.J. Pedersen
e le sue ricerche presso i laboratori della Du Pont; la scoperta degli
eteri corona; l'eco immediata in settori particolari della comunità
chimica. Si sottolinea come la politica brevettuale della Du Pont abbia
ritardato di anni la pubblicazione degli importanti risultati di Pedersen.
Nella seconda parte è descritto il diverso percorso di ricerca
seguito da J.M.Lehn e D.J. Cramm per definire e ampliare il nuovo
campo di indagine. Infine viene fatta un'analisi dei discorsi di accettazione
del premio Nobel dei tre Autori citati, da cui emergono le intenzioni
di ricerca, gli stili di scrittura, la consapevolezza epistemologica.
Oltre al racconto delle origini della chimica supramolecolare, i principali
risultati del saggio sono: (a) l'effetto cooperativo di ricerche sperimentali
molto diverse anche nella chimica contemporanea, così specializzata,
(b) un'ulteriore conferma della divergenza fra ricostruzione autobiografica
del passato e documentazione storica; (c) la praticabilità della
ricerca storica su eventi e processi disciplinari recenti; (d)
l'utilità di fonti reperite sulla Rete.
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pag.111 |
Strumentaria |
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A.
LUALDI, Repertorio dei costruttori italiani di strumenti scientifici
E'stato condotto un censimento
dei nomi di costruttori italiani di strumenti scientifici operanti fra
il XVI ed il XVIII secolo. La raccolta dei dati è avvenuta attraverso
un esame degli strumenti presenti nella quasi totalità delle
raccolte pubbliche mondiali ed in alcune fra le maggiori collezioni
private. Per ogni costruttore si sono forniti dati sul periodo di attività,
sugli strumenti prodotti, sulle collezioni ove sono custoditi gli oggetti
e le relative indicazioni bibliografiche.
Il presente lavoro, per la
sua stessa natura lacunoso e passibile di numerose integrazioni ed aggiunte,
deve essere considerato come work in progress; a breve termine
verrà riversato su supporto elettronico per permettere aggiunte
e correzioni che saranno da apportare con il proseguire delle ricerche.
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pag.
169 |
N.
SCIANNA, Indagine sui grandi globi a stampa di Vincenzo Coronelli
Seconda Parte: il globo celeste
In queta seconda parte dell'indagine sui globi da tre piedi e mezzo
sono analizzati i globi celesti. L'esame è stato eseguito direttamente
su 31 esemplari e tramite la risposta ai questionari per altri 9, oltre
alle due edizioni del Libro dei Globi. Si è constatato
che i quattro cartigli, presi come metodo di comparazione, sono in vari
stati e condizioni a seconda delle edizioni. Queste sono risultate essere
cinque per il globo convesso e due per il globo concavo.
L'indagine ha permesso di conoscere una tipologia di globi celesti finora
ignota che si è concluso appartenere alla prima edizione
eseguita a Venezia, di questo tipo esistono solo due esemplari: uno
al Centro Studi Ricerche Ligabue di Venezia e l'altro all'Harry Ransom
Humanities Research Center della University of Texas at Austin.
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235 |
Per un Archivio
della Corrispondenza degli Scienziati Italiani |
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A.
MESCHIARI, Corrispondenza di Giovanni Battista Amici con Giovanni Plana
Si pubblica qui il carteggio fra Giovanni Battista Amici e l'astronomo
di Torino Giovanni Plana (36 lettere complessivamente) conservato nel
«Fondo Amici» e nell'«Autografoteca Campori»
della Biblioteca Estense di Modena.
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Istituzioni
e fonti |
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I.
IANNACONE, Documents relatifs à l'histoire de l'astronomie chinoise
et aux rapports scientifiques entre l'Europe et la Chine (XVIIE
- XIXE siècles) conservés à la Bibliotèque
de l'observatoire de Paris - Première Partie -
Nella biblioteca dell' Osservatorio Astronomico di Parigi sono conservati
numerosi documenti d'epoca, relativi ai rapporti scientifici Europa-Cina
tra i secoli XVII-XIX: tra essi, corrispondenze, carte, poere, note
e osservazioni astronomiche di scienziati gesuiti missionari in Cina,
quali A. Gaubil (1689-1759), F. Verbiest (1623-1688), I. Koegler (1680-1746),
ecc., traduzioni di testi cinesi, tra cui spicca una copia sei-settecentesca
del Bu Tian Ge (Poesie sui movimenti del cielo, circa 590 d.C.)
tradotta e commentata da A. Gaubil. L'interesse dei documenti investe
non soltanto il campo astronomico, ma anche quelli geografico, antropologico,
linguistico, di costume, ecc., ed essi sono indispensabili per lo studio
comparato dell'evoluzione scientifica in Europa e in Cina, e per la
conoscenza storica in generale.
L'articolo si prefigge di recuperare, analizzare, mettere in valore
e presentare in modo sistematico questo patrimonio di documenti.
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G.
SCALVA, Un medico alla corte di Carlo Emanuele III: Vitaliano Donati
e il suo viaggio in Levante (1759-1762)
Medico e naturalista padovano, Viataliano Donati, dopo aver svolto la
sua opera in Italia e nei paesi balcanici a fianco dei maggiori scienziati
italiani della metà del Settecento, in campo archeologico e naturalistico,
ponendo le basi della nuova «mappa geographica», che sarà
oggetto degli studi di Linneo, fu chiamato, nel 1751,ad insegnare Botanica
all'Università di Torino.
Il professor Donati, durante la sua permanenza nei territori dello Stato
sabaudo, fu coinvolto in attvità di ricerca in campo botanico,
mineralogico, geologico, e compì osservazioni sul clima, sui
terremoti e sui giacimenti minerari piemontesi, finalizzati alla conoscenza
delle risorse locali e delle loro possibilità di sfruttamento.
Per volere del sovrano Carlo Emanuele III di Savoia, nel 1759 fu a capo
di una missione scientifica e commerciale in Egitto e nelle Indie Orientali.
Questa spedizione ebbe il duplice scopo di raccogliere campioni per
un Museo e per l'Orto Botanico, e di osservare, nei paesi visitati,
i processi di estrazione dei minerali, di coltivazione agricola, di
allevamento del bestiame. Il viaggio iniziato a Venezia nel giugno del
1759, tra cmplesse vicende e intrighi diplomatici in territorio egiziano,
terminò nel febbraio del 1762, con la morte di Donati su una
nave turca, lungo la costa indiana al largo di Mangalore.
L'articolo, che anticipa la trascrizione completa del carteggio intorno
al «Viaggio in Levante», è completato con il testo
della Memoria Istruttiva, che il re consegnò con l'incarico
a Vitaliano Donati e che riassume gli scopi scientifici e politici
di questa sfortunata impresa.
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pag.365 |
Discussioni
critiche |
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P.GOVONI,
Biography: A critical tool to bridge the History of Science and the
History of Women in science
Report on a
conference at Newham College, Cambridge, 10-12 September 1999
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pag.399 |
Nova Media |
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M.BERETTA,
Panopticon Lavoisier: Base de données et histoire documentaire
de la Révolution chimique |
pag.411 |
Recensioni |
pag.427 |
Schede |
pag.461 |
The IMSS bookshelf |
pag.481 |
Indici (Anno XV,
2000) |
pag.489 |